UTILISSIME AGGIUNTE AL BORZACCHINI UNIVERSALE OnLine
segata
Lèmma d'uso toscano indubbiamente derivate da 'sega' (v. le voci 'sega', 'sapere 'na sega' del Borzacchini Universale, cit., ed altre), ed inteso come atto o cosa di scarsa rilevanza e privo di conseguenze, in ottemperanza a quella convinzione tanto cara alla corrente dei Masturbatori Minimalisti di Stoccarda che culmina nella cosidetta «tautologia del Von Pazqüali »: «Mi fanno una sega a me le seghe» (...)Nel lessico corrente il termine viene usato assai frequentemente per togliere importanza a cose, fatti e vicende e sdrammatizzarne o ridimensionarne il contenuto; si dirà pertanto «è una segata... » di un film di Pieraccioni, di un libro di Baricco, di una canzone di Jovanotti, mentre alle dichiarazioni del senatore Cossiga, all'entusiasmo per l'euro e alle manifestazioni di satira politica di Sergio Siamo si darà maggiore spessore e consistenza usando il plurale: «Sono segate...»
«Si credeva che fossero segate...» fu la storica dichiarazione di Mario Cardinali alla televisione dopo l'assegnazione al periodico «Il Vernacoliere» del Premio Satira Forte dei Marmi nell'estate del 1995; per l'occasione il hrillante direttore-editore indossava una delle sue clamorose giacche a quadretti color verdino indugia su camicia in tinta e polacchini merdagialla con calzino blé diagonale, rigorosamente corto (Uomo Vogue).
Alla tipologia della 'segata' afferiscono anche certe estemporanee valutazioni dello stato di salute di conoscenti ed amici a fronte delle reiterate querimonie degli stessi: «Cosa vuoi che sia un po' di diabete... una segata... ce l'ha anche il mi' cognato...! » e talora, secondo l'esito o con diversa intonazione, seguendo un funerale: « Hai visto, povero Nello... e noi si credeva che fosse una segata...!»
Sono poi da segnalare il diminutivo «segatina » e il verbo -non del tutto desueto - «insegare»; il primo è da considerarsi pressoché sinonimo del neologismo gadget nel senso di ... piccolo oggetto di scarsa utilità e valore, solitamente offerto in dono o in premio, così tanto per dire che uno qualcosa porta a casa e non ruba i portacenere come al solito... » (cfr. EVARISTO SGONFIAFAVE, Piccolo Prontuario dell'Invitato ai Ricevimenti e alle Feste per evitare di farsi sempre riconosce re per quel Pezzente che è, Chiavenna 1991); è altresì nota l'espressione: «T'ho portato una segatina... » tipica del mi' cognato Oreste che, quando viene a cena, mi rifila un torrone sciroccato di tre anni fa che va tagliato coll'accetta.
Il verbo « insegare » invece denota azione insistente nell'adornare e aggiungere orpelli a qualcosa al punto da renderla irriconoscibile o ridicola; solitamente si insegano interni di autovetture con oggettistica di cattivo gusto e foderine multicolori, ma anche ambienti della vita quotidiana e abbigliamenti, cibi e bevande; caratteristico e attuale è l'insegamento dei frigoriferi con ornamenti adesivi e magnetici così come delle bevande pseudo esotiche con ombrellini multicobn, palmizi, pappagallini e scimmie vive.
Indice dei lèmmi
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